La Regione e le Camere di Commercio del Lazio hanno presentato due nuovi avvisi, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza e l’innovazione digitale delle micro, piccole e medie imprese del Lazio, favorendo l’ottenimento di analisi accurate dei fabbisogni e sostenendo gli investimenti.
Sostenere la competitività e la crescita del sistema produttivo regionale, promuovendo la transizione digitale delle PMI del Lazio. Questo lo scopo di due bandi presentati oggi a Roma, presso la sede della Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Adriano, dalla Regione Lazio e dal sistema camerale laziale.
All’evento hanno partecipato il presidente della Camera di Commercio di Roma e di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti, il vicepresidente della Regione Lazio e assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Rapporti Istituzionali, Rapporti con il Consiglio Regionale, Accordi di Programma e Conferenza di Servizi, Daniele Leodori, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli, l’assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, il presidente della Camera di Commercio di Frosinone-Latina e vicepresidente di Unioncamere Lazio, Giovanni Acampora e il presidente della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo e vicepresidente di Unioncamere Lazio, Domenico Merlani.
I due avvisi pubblici mettono a disposizione delle imprese del Lazio complessivamente 12,5 milioni di euro – di cui 10 milioni di euro della Regione e 2,5 della Camera di Commercio di Roma – e sono destinati, il primo, a sostenere gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) in tecnologie e formazione in grado di accelerare la loro digitalizzazione e il loro sviluppo in chiave innovativa e sostenibile e, il secondo, ad aiutare le imprese (Mpmi) del territorio a prendere consapevolezza delle proprie necessità digitali, grazie a un’analisi specifica dei loro fabbisogni.
Il primo bando, “Voucher Digitali Impresa 4.0 anno 2021” punta a sostenere e incentivare gli investimenti effettuati dalle Mpmi di tutti i settori economici per l’adozione di tecnologie e strumenti digitali. Lo stanziamento complessivo è di 7,5 milioni di euro, dei quali 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio e destinati alle imprese dell’intero territorio regionale e 2,5 milioni dalla Camera di Commercio di Roma – che gestirà tutta la misura – e che saranno destinati in via esclusiva alle imprese di Roma e provincia.
Si tratta di un avviso adatto alle Mpmi che hanno fabbisogni di digitalizzazione facilmente identificabili e che possono essere soddisfatti rapidamente. Verranno messi a bando dei voucher per l’acquisto di beni e servizi per la transizione digitale del valore massimo di 10.000 euro. Il contributo è a fondo perduto e pari al 70% degli investimenti in tecnologie digitali che verranno fatti; l’investimento complessivo non può essere inferiore a 3.000 euro e può riguardare l’acquisto di servizi e hardware strettamente funzionali all’introduzione di una o più tecnologie digitali definite nell’Avviso, che spaziano dalle più avanzate (come ad esempio: robotica, Iot, intelligenza artificiale, Big Data, ottimizzazione della supply chain ecc.) a quelle più accessibili anche per le micro-imprese (come ad esempio sistemi di e-commerce, smart working, connettività, cyber sicurezza, negozi e esercizi pubblici 4.0).
L’avviso è a sportello, verrà pubblicato domani sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul sito di Unioncamere Lazio e sui siti delle Camere di Commercio del Lazio e rimarrà aperto da lunedì 13 settembre a venerdì 15 ottobre; le domande vanno presentate sulla piattaforma on line del sistema camerale WebTelemaco.
Il secondo bando, “Voucher Diagnosi Digitale”, da 5 milioni di euro, interamente finanziato dalla Regione Lazio, è pensato per consentire alle Micro, piccole e medie imprese (Mpmi) di ottenere, da parte di soggetti specializzati e indipendenti, un’analisi personalizzata dei loro fabbisogni digitali. Si rivolge a imprese più strutturate, con fabbisogni di innovazione digitale presumibilmente tali da richiedere, non solo investimenti, ma una riorganizzazione complessiva dei processi aziendali. Si tratta di un’azione che intende muoversi in parallelo con il Programma Europeo per la Digitalizzazione e che vuole quindi permettere alle Pmi del Lazio di cogliere appieno le opportunità che in questo quadro si stanno delineando a livello, non solo regionale, ma anche nazionale ed europeo.
Il contributo massimo (a fondo perduto e del 70% dei costi ammissibili) sarà di 15.000 euro per ogni impresa, e permetterà di ottenere un’approfondita valutazione del grado di maturazione dell’azienda sotto il profilo della digitalizzazione dei processi ed eventualmente dei prodotti, con una mappatura dettagliata e la conseguente analisi dei possibili interventi necessari e una stima dei tempi e dei costi. Il costo complessivo di ogni intervento non potrà essere inferiore a 10.000 euro.
Per realizzare le diagnosi digitali le imprese potranno rivolgersi a digital innovation hub e altri soggetti qualificati attraverso processi di selezione nazionali ed europei e presenti sul sito atlantei40.it oppure a manager dell’innovazione iscritti nell’apposito elenco previsto dal Mise o ad altri soggetti in grado di garantire adeguata professionalità e indipendenza e che siano persone giuridiche, abbiano realizzato negli ultimi tre anni almeno 10 servizi di diagnosi digitale per conto di imprese, per un fatturato complessivo di almeno 200.000 euro e che non siano controllati, direttamente o indirettamente, da imprese fornitrici di hardware, software o soluzioni digitali.
La partecipazione al bando sarà possibile esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, alla quale si deve essere registrati (per iscriversi e accedere vai su GeCoWEB Plus).
Le domande sono già compilabili sulla piattaforma GeCoWEB Plus e potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 il 7 settembre (per info vai alla pagina dedicata).
Entrambi gli avvisi prevedono che i fornitori siano qualificati, a partire da quelli identificati come professionalmente idonei nell’ambito delle politiche di Industria 4.0; tuttavia i requisiti previsti dall’Avviso “Voucher Diagnosi Digitale” sono più stringenti, in quanto chi realizza la diagnosi digitale deve anche assicurare la neutralità e l’eccellenza delle tecnologie e delle soluzioni suggerite, come tipico dei costituendi European Digital Innovation Hub, l’interfaccia per le imprese prevista nel programma europeo per la digitalizzazione anche per l’accesso alle risorse europee che vi convergono (Pnrr, Fesr, InvestEU, ecc.).